Napoli ospita per la prima volta, al Pan di via dei Mille, “Fotografie”, la mostra dedicata a Helmut Newton, al via da sabato 25 febbraio e in programma fino al 18 giugno. Obiettivo dell’exhibit, a cura di Matthias Harder e Denis Curti, è presentare i temi distintivi dell’immaginario artistico del grande fotografo artista tedesco naturalizzato australiano, offrendo la possibilità ai visitatori di comprendere fino in fondo il suo lavoro come mai prima d’ora.
Il progetto, realizzato da June Newton, vedova di uno dei più famosi fotografi del Novecento e presidente della Helmut Newton Foundation, è stato promosso dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, in collaborazione con Civita Mostre, e raccoglie oltre 200 immagini tratte dai primi tre libri del fotografo pubblicati tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80.
L’esposizione rappresenta un’immersione totale nel mondo di uno straordinario fotografo che amava provocare ma senza volgarità, alzando sempre di più l’asticella del racconto della trasformazione sociale, della disinibizione dei costumi sessuali. Amico di Yves Saint Laurent, Andy Warhol, Coco Chanel, di altri protagonisti di quegli anni, era conteso negli anni ‘80 dalle principali riviste di moda del mondo, certe di rappresentare il mondo che cambia.
Lui, intanto, grazie alla bellezza delle immagini scattate, dava retta al suo credo, alla sua ispirazione: rappresentare la donna come emblema e motore del cambiamento giocando sulla grande bellezza del corpo, sulle capacità seduttive, su un misto di peccato e innocenza, trasgressività e pudore. Una mostra da vedere, quindi, senza limitarsi a coglierne la superficie patinata, la bellezza formale, l’estetismo, ma cercando di cogliere l’ironia e la seduzione estetica che di Newton e del suo sentire la fotografia sono componenti essenziali.
Per illustrare al meglio l’evoluzione dello stile di Helmut Newton, la Mostra si compone di tre sezioni ben distinte:
- White Women : nel 1976 Helmut Newton dà alle stampe il suo primo libro monografico, che subito dopo la sua pubblicazione riceve il prestigioso Kodak Photo Book Award. 84 immagini a colori e in bianco e nero in cui per la prima volta il nudo e l’erotismo entrano nel mondo della moda: si tratta di fotografie innovative e provocanti che rivoluzionano il concetto di foto di moda e testimoniano la trasformazione del ruolo della donna nella società occidentale. Visioni che trovano spunto anche nella storia dell’arte, in particolare nella Maya desnuda e nella Maya vestida di Goya del Museo del Prado di Madrid.
- Sleepless Nights: pubblicato nel 1978, ruota attorno alle donne, ai loro corpi, abiti, ma trasformando le immagini da foto di moda a ritratti, e da ritratti a reportage di scena del crimine. Si tratta del volume a carattere più retrospettivo che raccoglie in un’unica pubblicazione i lavori realizzati da Newton per diversi magazine (Vogue fra tutti), ed è quello che definisce il suo stile rendendolo un’icona della fashion photography.
- Big Nudes : è il 1981 e Newton raggiunge il ruolo di protagonista della fotografia del secondo Novecento, inaugurando una nuova dimensione - misura, quella delle gigantografie che entrano prepotentemente e di fatto nelle gallerie e nei musei di tutto il mondo. Fonte di ispirazione dei nudi a figura intera ed in bianco e nero ripresi in studio con la macchina fotografica di medio formato, sono stati per Newton i manifesti diffusi dalla polizia tedesca per ricercare gli appartenenti al gruppo terroristico della RAF.